Allestimento “Luce Movimento. Il cinema sperimentale di Marinella Pirelli”

Le opere di Marinella Pirelli sono state una bellissima sorpresa.
Un lavoro di altissimo livello con una ricerca raffinata su luce, spazio, suono e colore, dove la presenza umana aggiunge vita e poesia agli elementi. L’allestimento fa sua la complessità del tema, dare evidenza al lavoro dell’artista lasciando alla sua opera la maggiore rilevanza luminosa, e mettendo in secondo piano le carte di progetto. Questo rimanere in secondo piano dei documenti mi ha fatto immaginare un diverso modo di illuminare questi materiali, con una luce più silenziosa che ho definito da “leggio del conferenziere”. La complessità dell’allestimento è stata data nel dover realizzare filiformi strutture a parete ed esili tavoli che portassero al loro interno la luce, impossibile da controllare se non in fase di realizzazione. Un’intuizione che non mi ha fatto dormire per giorni. A questa si è aggiunta una ulteriore variabile: l’occhio umano che di stanza in stanza, abituandosi al buio, sfalsava i valori di luminosità previsti da progetto.
Il tifo delle curatrici Lucia Aspesi e Iolanda Ratti, il calore degli addetti al museo e il lavoro di Leonardo Sonnoli mi ha spinto a credere a questa prima intuizione e non a non cedere all’uso dei soliti faretti a soffitto.
Ringrazio Marco Belloni che mi ha accompagnato in questa bella avventura.
“Ora, quasi cinquant’anni dopo quel periodo di silenzio, anche il visitatore della mostra si muove avvolto nell’ombra, attraversando una dozzina di stanze dove le principali fonti luminose provengono direttamente dalle opere. La sensazione è quella di essere immersi in uno spazio primitivo.“ Domusweb 2019

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